La nuova statua di San Giorgio “esordirà” alla processione. Confcommercio risponde presente all’invito di don Nuccio

L’omaggio al Patrono con la presentazione dell’opera realizzata grazie alle donazioni. La nuova statua di San Giorgio “esordirà” alla processione. San Giorgio martire, patrono di Reggio, il cavaliere medievale che al galoppo del suo destriero sconfisse il drago simboleggiando la fede ed il trionfo sul male, scalda da sempre il cuore dei reggini e lo riempie di grande devozione. Ma adesso questo patto di amore e di spiritualità si rafforza nella prima scultura in assoluto che lo ritirare e rappresenta a cavallo, con tanto di spada al seguito. «Si tratta di un monoblocco in legno di timo realizzato dalla azienda Demi Art di Val Gardena, pesa 300 chili e ci sono voluti sei mesi per produrre l’opera. Per la prima volta — sottolinea don Nuccio Cannizzaro, parroco della chiesa di San Giorgio al Corso — il nostro patrono ha una sua statua che oggi presentiamo a voi con grande orgoglio, prima di farne, in occasione della sua festa, il prossimo 23 aprile, un momento di condivisione con la comunità reggina. Infatti, la statua verrà portata in processione dai portatori della Madonna della Consolazione nel tragitto che da piazza Italia porta fino al Museo». Dunque, nella chiesa di San Giorgio al Corso, che è anche quella dedicata agli artisti, l’occasione è la scopertura dell’opera che è stata realizzata grazie alle donazioni di persone e ditte. «Sono stati raccolti circa 22mila euro; all’inizio sembrava un’impresa quasi impossibile ed erano in pochi a crederci ma, come vedete, ce l’abbiamo fatta perché volete bene a San Giorgio e per quanto mi riguarda ho cercato di rispolverare la fede di un popolo che ha bisogno della sua storia e delle sue radici: un santo che ci protegge da secoli», aggiunge il parroco reggino.

Il prossimo 23 aprile sarà portata a spalla da piazza Italia al Museo I1 vicario generale don Pasqualino Catanese rende merito a don Nuccio Cannizzaro, alla sua tenacia e caparbietà, parlando di un’opportunità di crescita per la comunità che accoglie i segni che sollecitano la nostra fede e che valorizzano le feste popolari all’interno di un percorso spirituale. «Questo momento mi emoziona e ritengo sia assolutamente necessario perché questa città viva questa festa con l’intensità dei suoi figli», osserva il consigliere metropolitano Filippo Quartuccio. Da Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio, la vicinanza ribadita alle attività che don Nuccio propone e porta avanti con una attenzione particolare al mondo imprenditoriale. «Lavoreremo per implementare questa collaborazione nel bene del nostro territorio», assicura Tramontana. Per Lorenzo Labate, presidente di Confcommercio fresco di riconoscimento in campo nazionale, «la statua rende la giusta solennità alla figura di San Giorgio e la sua realizzazione ha messo in atto un circuito di adesione e partecipazione tra aziende, ma soprattutto di orgoglio, cultura e storia». La città aveva bisogno di un Patrono padre e questo tempio della vittoria, che non a caso è anche il tempio degli artisti, rappresenta davvero la sua casa madre dove la vittoria ha sopraffatto ogni forma di male», rilancia don Antonino Denisi, consegnando questo assist finale a Eduardo Lamberti-Castronuovo: «Una preghiera a San Giorgio, che tolga i cattivi da questa città».

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