OCCUPAZIONE SUOLO. CONFCOMMERCIO NON CONDIVIDE LA LINEA DELL’AMMINISTRAZIONE

NOTA CONFCOMMERCIO INVIATA A MEZZO PEC AL COMUNE DI REGGIO CALABRIA IL 15 MARZO.

OGGETTO:     OCCUPAZIONE SUOLO. INCONTRO DEL 16 MARZO

Egregio Sindaco,

Egregi Assessori,

con riferimento all’incontro di cui all’oggetto, la scrivente Confcommercio comunica che non prenderà parte al tavolo del 16 marzo pv. La decisione, per quanto sofferta, si rende necessaria poiché non appare condivisibile né nel merito né nel metodo la posizione assunta dall’Amministrazione sull’argomento, laddove tutte le istanze espresse da questa Organizzazione nell’interesse dell’intero comparto rappresentato sono rimaste inascoltate, avendo inteso l’Amministrazione proseguire sulla linea originaria – con crescente e dichiarata severità –  motivando la posizione come “scelta politica”.

Ovviamente non si contesta la legittimità di una “scelta politica” dell’Amministrazione, tuttavia, per rispetto dei ruoli, Confcommercio non si manifesta disponibile a partecipare ad incontri o tavoli semplicemente per prendere atto di decisioni già assunte, pressoché immodificabili o che lasciano spazio ad interventi di “contorno”, puramente marginali. Sono in gioco la dignità del lavoro svolto, il ruolo ricoperto, il rispetto dovuto alla Città e non solo agli imprenditori associati.

Tavoli che, tra l’altro, continuano ad essere svolti senza la condivisone di dati, numeri, planimetrie, documentazione, pure richiesta e utile a comprendere la dinamica e l’evoluzione delle attività quantomeno della somministrazione sul territorio comunale nel periodo pre e post covid, ivi compresa la questione di tempi, modalità, contenuti delle procedure autorizzatorie sin qui svolte. Dati indispensabili a nostro avviso per consentire di adottare o partecipare a scelte mature e consapevoli.

Avevamo condiviso sin dal primo incontro l’idea che dopo le deroghe covid fosse corretto realizzare un ritorno alla normalità, una nuova normalità diretta ad assicurare il giusto decoro alla Città tenendo conto dei cambiamenti maturati a seguito dell’esperienza pandemica.

Avevamo rilevato come sulle modalità, sulla tempistica, sulla gradualità degli interventi sarebbe stato di fondamentale importanza agire con attenzione considerato che in gioco ci sono lavoro, sacrifici e investimenti di tanti imprenditori che non possono ritrovarsi da un giorno all’altro a dovere ripensare il loro modello di business.

Avevamo condiviso l’idea di un intervento di complessivo restyling del Regolamento comunale che disciplina l’occupazione suolo risalente al 2017 e, soprattutto, la costruzione di un percorso culturale utile a portare gli operatori a condividere l’idea, in epoca post covid, di un passaggio dal concetto di semplice occupazione suolo ad un progetto di spazio pubblico, con l’eventuale supporto dell’Università, con il confronto con altre realtà virtuose, da attuare successivamente alla definizione di un quadro regolatorio concertato con le Organizzazioni datoriali. Confcommercio aveva dato in questo senso la disponibilità a fornire il proprio contributo anche attingendo alle esperienze ed alle specifiche competenze dei propri vertici nazionali e avendo addirittura la possibilità di inserire Reggio Calabria in un progetto nazionale di mappatura del territorio.

Ebbene, la volontà dell’Amministrazione, manifestata per fatti concludenti, legata ad una “scelta politica”, di ritornare sic et simpliciter, con fermezza ed in maniera a nostro avviso acritica al Regolamento comunale del 2017 e successivamente intervenire su elementi di dettaglio mortifica, purtroppo, in primo luogo la nostra partecipazione al confronto.

D’altronde, imprecisioni ed inesattezze presenti in un Regolamento mai esattamente attuato in tanti anni di vigenza per responsabilità condivisa degli operatori e degli uffici comunali che hanno dato le autorizzazioni, valgono a fare permanere uno stato di confusione e rendono discutibile la scelta politica che, di fronte ad un errore ed una responsabilità condivisa, individua negli operatori stessi gli unici colpevoli. 

Altresì, non è a nostro avviso assolutamente condivisibile il semplice ritorno ad un Regolamento del 2017 quasi a non tenere in considerazione l’evento pandemico che ha completamente modificato e stravolto abitudini dei consumatori e lo stesso modo di fare impresa. Modifiche di sostanza sarebbero state più che opportune. Modifiche da adottare, ovviamente, prima dell’avvio di un’azione di “forza” che sta raggiungendo l’obiettivo desiderato – gli “smontaggi” dei gazebo così platealmente ostentati – puntando, tuttavia, non sulla ragione e sulla condivisione, ma alimentando divisione, personalismi, pettegolezzi, egoismo, tratti che rappresentano la vera debolezza della nostra terra.

Per sgombrare il campo da fraintendimenti, Confcommercio è ovviamente contraria a situazioni di abusivismo, condanna fermamente ogni forma di illegalità e riconosce l’importanza di interventi volti a restituire decoro alla Città, non solo alle aree centrali. Ma proprio per l’importanza degli interventi da adottare e per l’impatto che questi andranno necessariamente a produrre sulle attività di tanti onesti operatori ritiene indispensabile che le misure siano ben studiate, calibrate, ragionate e calate sulla nostra realtà cittadina. Che, sia chiaro, non è né Roma, né Parigi, né Milano e necessita di soluzioni che tengano conto di come e da chi viene realmente vissuta la città nei mesi invernali, senza nascondersi dietro un concetto di “vocazione turistica” tanto bello da esprimere quanto tutt’altro che realizzato in concreto.

Ragionando diversamente e in maniera frettolosa, guardando anche i dati che ci parlano di un centro cittadino che negli ultimi 10 anni ha perso 103 attività commerciali (Catanzaro e Cosenza -60; Vibo Valentia – 80; Crotone +5) realizzando così la peggiore performance a livello regionale, il rischio è di trovarsi, tra qualche mese, con bellissime strade, “liberate” dai dehors, ma con tanti altri locali chiusi.

Prendiamo atto che la strada scelta dall’amministrazione in questa circostanza va in direzione diversa rispetto a quella da noi auspicata e ci auguriamo che per il futuro vengano create le condizioni per interventi realmente condivisi e adeguatamente strutturati.

Cordiali saluti

f.to il Presidente Lorenzo Labate

f.to il Direttore Fabio Giubilo

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