L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha predisposto un 𝐕𝐀𝐃𝐄𝐌𝐄𝐂𝐔𝐌 𝐎𝐂𝐂𝐔𝐏𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐒𝐔𝐎𝐋𝐎 (𝐚𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐨) per facilitare la lettura delle previsioni di legge.
𝐒𝐨𝐥𝐥𝐞𝐜𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭à 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞.
In proposito si ricorda che, fermo restando il rispetto di quanto prescritto dalla legge e sintetizzato nel vademecum:
La legge di conversione del DL 228/2021 ha disposto la 𝐩𝐫𝐨𝐫𝐨𝐠𝐚 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝟑𝟎 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟐 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐞, 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐋𝐈𝐅𝐈𝐂𝐀𝐓𝐀, per via telematica e senza pagamento dell’imposta di bollo, delle domande di concessioni di occupazione di suolo pubblico e che escludono le autorizzazioni per la posa di strutture amovibili in spazi aperti e i termini per la loro rimozione (articolo 3-quinquies, inserito in sede referente).
𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐫𝐨𝐠𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 è 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐏𝐀𝐆𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐚𝐩 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐚𝐫 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨. La quota Tosap pertanto, in base alla previsione di legge, è dovuta dall’1 aprile.
In sede di incontro delle organizzazioni di categoria con il Sindaco Paolo Brunetti e l’Assessore Attività Produttive Angela Martino, che si sono manifestati particolarmente sensibili, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐚𝐩 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞. Infatti le conseguenze della pandemia sono tutt’altro che archiviate e, anzi, il caro energia e il seguente rallentamento dei consumi, assieme all’incertezza creata da quanto sta accadendo in Ucraina, sta influenzando pesantemente l’attività delle imprese.
Sarebbe importante neutralizzare in tutto o in parte gli effetti della Tosap almeno fino ai mesi estivi che saranno determinanti per numerose imprese.
𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐮𝐬𝐮𝐟𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐧𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢
